FORMAZIONE
CLOWN
Percorso Stage per Clown, Attori e Animatori Condotto da Ian Algie
Tutti sono naturalmente comici, basta accettare i propri difetti
e le proprie insicurezze che ci fanno sentire ridicoli, imbarazzati,
stupidi, pasticcioni e quindi "comici." Questi "difetti"
sono gli elementi che ci portano e ci guidano nella ricerca del
clown che è dentro di noi. Il lavoro sul clown pone la persona
davanti a se stessa e agli altri, la porta a riflettere sul suo
modo di essere, sulle sue potenzialità espressive, la stimola
a liberarsi da una serie di paure e la fa crescere umanamente.
La formazione personale sul clown è un
grande impresa e ci impegna molto tempo per essere pronto per il
pubblico ma pochi hanno questo tempo da dedicare. I seguenti stage
sono ideati per dare, in tempo ridotto, una base concreta su cui
le persone possono sviluppare e migliorare individualmente e in
gruppo. Ho diviso la formazione di clown in varie weekend che insieme
formano la base di una cosi detto "ricerca del proprio clown".
Ogni stage é un breve ma intensa esperienza dopo di che i
partecipanti avranno appreso delle nuove facoltà per giocare,
ideare, e improvvisare come clown, forse anche inconsapevolmente.
Lascio la scelta di stage a voi ma è consigliato di iniziare
un formazione con i primi due stage come una base dopo di che la
sequenza si può anche cambiare, secondo l'esigenze dei partecipanti.
P.S. scusami per il mio italiano, spero che mi
capisci e che non ci sono tropi errora - (ops), errori !!!
IL CLOWN I:
LA SCOPERTA DEL CLOWN
Weekend Stage
Lo stage è una breve introduzione al mondo
di un clown, il primo passo verso la scoperta del clown che vive
e respira in ogni essere umano. Faremo esercizi e giochi, in gruppo
ed individualmente, per liberare la propria spontaneità ed
eliminare l'auto-censura. Successivamente il confronto con il palcoscenico
ed il pubblico. Dobbiamo stabilire una neutralità per la
maschera di clown. Il clown vive in un stato di scoperta permanente,
di stupore - aperto e ricettivo al mondo che lo osserva e che lo
stupisce. Tutto può diventare un stimolo per il suo gioco.
Questo stage è ideato per impostare questo stato di scoperto,
di ascolto. Come una musicista, dobbiamo sapere ascoltare prima
che possiamo suonare.
IL CLOWN II:
IL GIOCO COL FIASCO
Weekend Stage
Il grande attore Edmund Keane ha annunciato questi
parole prima di morire; "morire e facile, fare ridere è
difficile!" Il logico terribile della commedia richiede che
prima o poi il pubblico ride - se no, è fiasco. Ogni comico
conosce bene il fiasco e riconoscono il suo arrivo durante un performance
e quelli più bravi riescono ad evitarlo, almeno la maggiorità
di volte. Ma il clown gioca con il fiasco come un partner nel dialogo
- invece di evitare che arriva o fare finta che non c'è,
il clown lascia che il fiasco arriva in pieno, condividendo il dilemma
col pubblico, il clown sfrutta il fiasco per riposare un attimo
e prendere il suo fiato e pensare del prossimo carte da giocare
- e quando sembra che la commedia sta per diventare tragedia il
clown salta fuori del fiasco giocando un nuovo carte. Questo gioco
col fiasco, che ci fa diventare complice con l'umanità del
clown, si fa distinguere la del clown dagli altri tipi di comicità.
Sempre con esercizi e giochi di gruppo ed individualmente, diventeremo
amici stretti col Signore Fiasco - il partner-spalle del clown.
CLOWN III
IL CLOWN IN CORPO
Weekend Stage
Possiamo mettere in gioco nostro proprio corpo?
Questo stage inizia con un analisi del proprio corpo e il movimento
per trovare una comicità del proprio corpo e per amplificare
le propri facoltà comunicativi corporale. Vedremo dove e
come nostri "difetti" del corpo possono aiutare il clown.
Profonderemo anche alcuni aspetti del teatro fisico che possono
servire il clown: il ritmo, il tempo, e l'uso dello spazio per aiutarci
a "fisicalizzare" il linguaggio del clown.
Con l'uso di vestiti portati dai (e scambiate fra)
partecipanti, definiremo i costumi e quindi le immagini dei clown,
una ricerca per qualcosa che ci fa più ridicolo ancora senza
perdere la credibilità.
CLOWN IV
IL REPERTORIO CLOWN
Weekend Stage
In questo stage cercheremo i giochi e il divertimento,
ritmi e tempi che, passo per passo, aiutano a definire ed esprimere
ogni clown. Giochi con voce, con corpo, con la psicologia, con il
pantomimo, con rumori, con oggetti, col costume ecc. ci aiuteranno
a capire il proprio divertimento per scoprire le cose che abbiamo
a nostro disposizione proporre come clown. In somma questo stage
è l'inizia dell' lavoro di trovare un repertorio personale,
basato su nostri propri divertimenti.
CLOWN V
IL BIANCO & IL ROSSO
Weekend Stage
Un Stage dedicato all'lavoro di clown in due (o
più); la ricerca per sapere chi è il Clown Bianco
(il capo, il manipolatore, il Trickster, Pantalone, Olio) e chi
è il Clown Augusto (detto anche il clown rosso, il servo,
quello manipolato, la vittima, Arlecchino, Stanlio), per facilitare
il rapporto dei clown, l'improvvisazioni e le situazione che possono
svolgere.
IL CLOWN VI:
DAL GIOCO AL NUMERO CLOWN
Weekend Stage
Questo stage, ideato per le persone e gruppi che
hanno già un base di formazione e un buona conoscenza del
proprio clown, dimostrerà una metodologia per la creazione
co-operativo per clown. Un gioco, una parole, un sbaglio può
essere la chiave che apra la porta ad un nuova scena, sketch o spettacolo.
Come sviluppare un improvvisazione geniale per diventare un scena
scritta? Quanto spazio c’è per improvvisare dentro
una sketch preparato? Ideato per dare le partecipanti un pratico
attrezzamento che può essere usato autonomamente.
IL CLOWN IV “TRANSFORMER
– SHAPESHIFTER”
Un Stage dedicato al gioco di trasformazione –
con pantomimo, oggetti, emozioni, persone, spazio ecc. Uno dei attrezzi
più utile per la clown in corsia.
…chiedi per descrizione più dettagliato
LA SCOPERTA DEL CLOWN
Corso di 10-12 giorni
Un insieme delle contenuti dei vari weekend stage descritti sopra.
Il Clown Per La Clown
Terapia
Il lavoro del Clown Terapeuta necessita di una
grande sensibilità e di una grande capacità di ascolto.
Il clown in corsia cerca di portare un sorriso nella casa delle
sofferenze e del dolore fisico e questo compito è molto difficile
e delicato poiché bisogna entrare in relazione con i pazienti
in punta di piedi e sempre umilmente chiedendo a loro il permesso.
Tra le qualità indispensabili per questo tipo di lavoro figurano
la capacità di saper ascoltare il prossimo, la sensibilità,
la pazienza, la disponibilità, la serietà e l'amore
per i bambini.
La mia esperienze mi ha fatto capire che i bambini trovano quasi
subito una via di comunicare con il clown. I clown, per i bambini,
esistono per far ridere e per giocare e quindi non vengono percepiti
come degli adulti, ed il fatto che i bambini percepiscono il divertimento,
il gioco del clown li mette in condizione di poter facilmente comunicare
con lui ma soprattutto di potersi fidare di lui.
Quando un clown riesce a giocare con i bambini si apre una relazione
speciale che tanti adulti non sono in grado di capire e quando un
medico riesce ad entrare nei giochi dei suoi pazienti (grandi e
piccoli) il suo lavoro (curare), e quello delle suoi pazienti (guarire),
saranno più facili ed efficaci.
|